Nella storia
E' facile immaginare che l'uomo, fin dalla preistoria, costruisse attrezzi e contenitori leggeri e capienti, come: armi e ciotole in legno, cesti di rami intrecciati ecc. ma la scarsa resistenza, all'usura del tempo di questi materiali, ci impedisce di trovarne le prove.
Sicuramente, degli stessi articoli, ne facevano un largo uso sia i Greci che i Romani ed i reperti ne sono la prova diffusa.
L'uso della plastica, negli ultimi 50 anni ha contribuito al loro disuso, concorrendo all'inquinamento di tutto il pianeta, in modo irreversibile.
I nostri prodotti
"Cesti" ("Comuni", "Petitto design" e "Vintage elegante"), “Lavorazioni Legno".
Linea "Cesti comuni"
Il cesto "comune" è un articolo che i contadini, tutt'ora utilizzano, per la raccolta della frutta e verdura.
E' sempre munito di manico, molto solido ed è costruito:
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la base, con fili di giunco, olmo, ulivo ecc.;
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l'alzata di fili di giunco, intrecciati con giunco-canne-giunco;
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la chiusura superiore, con l'intreccio dei fili di giunco attaccati alla base;
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il manico, ricavato con fili più lunghi attaccati alla base.
Questo oggetto è rimasto in uso comune anche da parte degli appassionati della raccolta di funghi, castagne, asparagi ecc.
Alla categoria dei "cesti comuni" appartengono tanti altri articoli, che non proponiamo perché il loro uso attuale sarebbe scarso o anacronistico, come ad esempio:
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"il panaro" (b. 100/120 x h. 80 circa), realizzato con vimini e canne, munito di manici, usato da due persone, per il trasporto di erba, paglia, fieno ecc. Questo stesso articolo, con dimensioni adeguate, veniva usato come copertura delle damigiane di vetro;
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"il canestro" (in abruzzese "starina" b. 70 x h. 50), utilizzato soprattutto dalle donne per portare il pranzo ai lavoratori che stavano in campagna e la gestione dei panni con il loro lavaggio;
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"il cestello", per la raccolta dell'ulivo, con un lato piatto ed uno a semicerchio, veniva legato all'altezza dei fianchi ed, al loro interno, si faceva scivolare l'ulivo staccato dai rami manualmente.
Dove siamo:
Ct.da Colle Petitto 11
64032 Atri (TE) - Italy
Linea "Petitto design" il design innovativo e fantasioso
La linea "Petitto design" è nata per soddisfare le moderne esigenze universali di utilizzo. La particolarità delle lavorazioni li rende fruibili:
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in corridoio, come vuota tasche;
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in cucina, per contenere pane, dolci o frutta da portare in tavola;
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in salotto, come porta biscotti, bon bon o confetti;
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in cantina o giardino, come contenitore da trasporto.
La collezione raccoglie una svariata gamma di articoli lavorati con gusto e fantasia. L'utilizzo di molteplici tipi di filo (vimini, rattan (fili molto flessibili ricavati dalla canna d'India), castagno, ulivo, olmo, sanguinello (cornus sanguinea), paglia da fiume ecc.) conferisce agli oggetti una delicata colorazione.
La lavorazione più classica consiste nel realizzare un fondo solido, sul quale inserire una serie di gruppi di fili (da 2 a 5) che formano le alzate. Intorno a queste vengono intrecciati fili assortiti semplici o preparati con lavorazione a treccia.
I fili di alzata vengono scelti più lunghi dell'altezza del cesto in modo da poter utilizzare l'esubero per il bloccaggio finale di tutti gli intrecci, nella parte superiore o alla base, realizzando una chiusura ornamentale.
Linea "Vintage elegante"
Il cesto "vintage elegante" è un articolo che i contadini consideravano quasi un lusso, tanto che veniva usato, solo nei pranzi dei matrimoni fatti in casa, per portare in tavola la torta nuziale ("pizza dolce" abruzzese, di pan di spagna tagliato a strati bagnati con alcherms, farcita con diverse creme, ricoperta con panna o crema caffè, abbellita con palline dorate e codine di zucchero colorate)
Il contenitore veniva realizzato con fili di giunco: scelti, decorticati e sbiancati con fumate di zolfo.
Oggi ne facciamo un uso diverso e non guasta un tocco di colore, che si può realizzare con la scelta dei diversi fili disponibili (vimini, rattan, castagno, ulivo, olmo, sanguinello),
La costruzione parte dal robusto fondo, sul quale vengono inseriti gruppi di fili da 2 a 6, che vengono lavorati, tutti contemporaneamente, in un'unica delicata e sapiente azione di intreccio.
Alla fine si viene a creare, in alto, un bordo compatto e resistente ed in basso un ornato lavoro di chiusura.
Legno e Hobbystica